Red Bull-Bora-hansgrohe, solo due gare per Primož Roglič prima di Giro e Tour: “Vincere la Corsa Rosa allenterebbe molto la pressione”

Si avvicina il momento del debutto stagionale per Primož Roglič. Lo sloveno, vincitore di cinque Grandi Giri in carriera, sarà nuovamente il punto di riferimento della Red Bull-Bora-hansgrohe, dove è approdato a inizio 2024 e i cui colori ha portato sul gradino più alto del podio alla Vuelta a España 2024. Nel 2025 Roglič punta a continuare a vincere corse importanti e per questo affronterà un programma decisamente selezionato. In tutto, per il momento, la squadra tedesca e il corridore sloveno hanno infatti segnato sull’agenda solo quattro appuntamenti, da qui fino al Tour de France 2025.

Roglič debutterà alla Volta ao Algarve 2025, che inizia mercoledì 19 febbraio per concludersi domenica 23 febbraio. Lo sloveno, oro olimpico nella cronometro di Tokyo 2021, tornerà poi in gara a marzo in occasione della Volta a Catalunya 2025, da lunedì 24 a domenica. A quel punto, nel suo programma ci saranno il Giro d’Italia 2025 (9 maggio-1 giugno) e il Tour de France 2025 (5 luglio-27 luglio).

“Non vogliamo mettere corse fra il Giro e il Tour – le parole del direttore sportivo della Red Bull-Bora-hansgrohe, Rolf Aldag, raccolte da CyclingNews – Non ho mai visto Primož presentarsi a una gara in condizioni non buone, a meno che non sia stato malato o infortunato. Lui sa cosa deve fare, ha le sue abitudini. E non è preoccupato da quello che fanno i suoi avversari. Chiaramente, punteremo al successo al Giro d’Italia. Se riusciremo a vincerlo, potremo essere molto più calmi e rilassati in vista del Tour. Credo sia un ottimo percorso”.

Aldag aggiunge, parlando dello sloveno, che inizia il 2025 dalla quota di 88 vittorie in carriera: “Sappiamo che Primož sta ancora migliorando. Non crediamo che sia ancora arrivato in cima alle sue possibilità. Da quel che vediamo, i suoi numeri continuano a migliorare e questo è una bella cosa. Certo, quello che non è nel nostro controllo sono le prestazioni di Tadej Pogačar o di Jonas Vingegaard. Possiamo dire che se faremo tutto bene, saremo competitivi, ma non possiamo sbilanciarci di più”.

L’ex corridore e ora tecnico tedesco torna con la memoria al 2024, quando Roglič fu costretto a lasciare il Tour de France per via di una caduta: “L’anno scorso abbiamo comunque fatto degli errori nel percorso di avvicinamento alla gara francese – le parole di Aldag – Soprattutto pensando che Primož e i suoi compagni hanno fatto, senza mai staccare un attimo, un periodo di allenamento in altura, il Giro del Delfinato e un altro periodo di allenamento, prima di presentarsi al Tour. Il nostro gruppo è arrivato al Grand Depart probabilmente fresco dal punto di vista fisico, ma non altrettanto brillante dal punto di vista mentale. E su quel piano, una volta che sei esausto, non ti riprendi in due giorni“.

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